
Nero di Troia
Il Nero di Troia è un vino dal colore rubino intenso che tende al rosso scuro, quasi “nero”, molto ricco di polifenoli. Una delle leggende narra che sia stato Diomede a portare il vitigno Nero di Troia in Italia dopo essere approdato sulle coste del Gargano, addirittura consegnandoli a Federico II di Svevia, amante di falchi e vini corposi. Successivamente, furono i marchesi D’Avalos ad incrementare la produzione di questo vino nel territorio, usato come vino da taglio fino a pochi anni fa.
In realtà, alcune ricerche, tra cui il Prof. Attilio Scienza dell’Università di Milano, sostengono, attraverso specifici studi, che le origini di questo prezioso vitigno siano proprio nell’area adriatica. Analizzando la frequenza dell’aplotipo, è possibile notare che il Nero di Troia è geneticamente molto simile a un tipo di vite che cresce nella stessa zona adriatica. Il nome potrebbe derivare dalla città albanese di Cruja, la cui traduzione corrisponde a Troia.
La rivalutazione del vitigno e del suo territorio ha permesso di concentrare l’attenzione anche su altre varietà autoctone, come il Bombino Bianco e il Bombino Nero, che producono vini estremamente piacevoli e di alta qualità.
Il vino Nero di Troia nasce dal vitigno Uva di Troia, che dona ai vini un carattere speziato e legnoso, con piacevoli sentori di mora.
Negli ultimi 15 anni, la lavorazione del Nero di Troia ha subito un significativo cambiamento: non si utilizza più il Montepulciano e l’uva può esprimere appieno le sue caratteristiche organolettiche. Il Nero di Troia si presta a piacevoli sperimentazioni, dando origine a vini rosati e, talvolta, anche bianchi e anche in blend nella produzione di vini che contengono Primitivo e Negroamaro.
La vendemmia del Nero di Troia avviene verso la fine dell’estate, preferibilmente nei mesi di settembre e ottobre. Le uve vengono selezionate con grande cura e i grappoli vengono lasciati macerare per circa 15 giorni in grandi contenitori di acciaio inossidabile. Il vino viene successivamente affinato in bottiglia, dove riposa per alcuni mesi.
Il Nero di Troia si abbina perfettamente a piatti a base di carne arrosto, selvaggina, agnello e primi piatti conditi con sughi corposi. È ideale anche per accompagnare formaggi stagionati e zuppe di legumi, perfetto anche con piatti semplici come l’arrosto di maiale e il classico spezzatino con patate.

